Dichiarazione fraudolenta e responsabilità penale


         CORTE DI CASSAZIONE sentenza 18788 del 16.05.2012. doc Con le disposizioni contenute nel decreto legge n.138/2011 e cioè nella cosiddetta “manovra di ferragosto” anche il diritto penale tributario è stato modificato dal legislatore con il chiaro intento di colpire con maggiore efficacia la dilagante evasione fiscale. L’intento è stato perseguito senza modificare le figure criminose a suo tempo introdotte dal decreto legislativo n. 74/2000 ma bensì abbassando le soglie di punibilità, allungando i tempi necessari per il decorso della prescrizione e limitando sia la possibilità di patteggiamento che, nei casi più gravi, la concessione della sospensione condizionale della pena.  Il delitto di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000 deve ritenersi configurabile nelle ipotesi di utilizzazione di fatture o altri documenti sia ideologicamente che materialmente falsi.  Esso, in particolare, non presuppone che il documento utilizzato debba essere necessariamente emesso da terzi compiacenti, ben potendo essere creato “ex novo” dall’utilizzatore stesso, facendo apparire la provenienza da terzi.  A stabilirlo è la sentenza 16 maggio 2012 n. 18788 della Corte di Cassazione, che era stata chiamata a decidere in merito a documentazioni sanitarie  che secondo l’accusa erano dei  falsi, presentati  per ottenere rimborsi IRPEF non dovuti, rafforza ulteriormente l’orientamento sin qui […]

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