Per lo statuto del Contribuente la parola passa ora alle SS.UU. della Cassazione


              Articolo Sole 24Ore del 21.05.2012 COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DI MILANO.sentenza n.2 del 16.01.2012 Lo Statuto dei diritti del contribuente, previsto dalla legge n. 212 del 27 luglio 2000, dà attuazione ai principi di democraticità e trasparenza del sistema impositivo e, almeno nelle intenzioni, doveva contribuire a migliorare il rapporto tra Fisco e cittadini. Il Legislatore fiscale nell’art. 1 di detta legge ha volontariamente richiamato gli artt. 3 – 23 – 53 e 97 della Costituzione, (art. 1) per far assurgere a rango di legge costituzionale quanto ivi previsto e contemplando la “Chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie” subito dopo all’art. 2. La legge poneva il contenzioso tributario in analogia al diritto penale per la forte procedimentalizzazione in termini di termini perentori ed efficacia immediatamente esecutiva degli atti. Ai contribuenti lo Statuto attribuiva strumenti di tutela e di garanzia nei confronti dell’amministrazione finanziaria, sia in materia di conoscibilità del sistema normativo tributario, sia nell’ambito delle attività di accertamento e riscossione esercitate dagli uffici fiscali. Oltre ad aspetti procedurali, sorgono analogie nel merito: non-retroattività, interpretazione rigida delle norme (in merito alle sanzioni), obbligo di pubblicazione, correttezza e buona fede.  Ora, come riporta l’articolo del Sole 24Ore […]

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