Vendere sottocosto non sempre significa elusione


          CORTE DI CASSAZIONE. sentenza n.23551 del 20.12.2012 La suprema corte con la sentenza 23551/2012 ha sancito che non è elusione la vendita sottocosto tra società appartenenti allo stesso gruppo quando l’operazione dimostra altri scopi che non siano soltanto un indebito risparmio delle imposte. Le contestazioni avanzate dal Fisco, per  il disconoscimento di alcuni costi perché non inerenti e la ripresa a tassazione di maggiori ricavi determinati applicando il valore normale, sono state smontate dalla Corte che ha sostenuto  valida  la tesi sostenuta dal contribuente, confermando i giudizi della CTR e ancor prima dalla CTP. In particolare, viene precisato nella sentenza:”… Ai fini della determinazione dei redditi e delle perdite, l’art. 9, comma 3, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, fissa al comma 3 la nozione di “valore normale” come “il prezzo e il corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione”, stabilendo che per la sua determinazione si faccia “riferimento, per quanto possibile, ai listini o alle tariffe del soggetto che ha fornito i beni o i servizi…, tenendo conto degli sconti d’uso”. Anche a voler prescindere […]

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