Con l’accertamento induttivo le donazioni vanno provate
CORTE DI CASSAZIONE. Ordinanza n.2805 del 06.02.2013 Tributi – Studi di settore – Scostamento tra ricavi e acquisti – Giustificazione documentata dal professionista – Applicabilità – Sussistenza. La Corte di Cassazione con l’Ordinanza n. 2805 del 06 febbraio 2013 stabilisce che gli studi di settore, quando i ricavi non sono sufficienti a coprire gli acquisti, sono applicabili anche nel caso in cui il contribuente giustifichi lo scostamento, ma non ci sia prova dell’avvenuta donazione da parte del genitore. Nel caso di specie un professionista aveva dichiarato un reddito al di sotto dello studio di settore ma aveva proceduto ad acquisti di beni ritenuti dal Fisco ben al di sopra delle proprie possibilità. L’Agenzia delle Entrate aveva emesso un avviso di accertamento Irpef, ritenuto illegittimo dai giudici di primo e secondo grado sulla base della documentazione presentata dal professionista che, secondo i giudici di merito, giustificava l’incongruenza rispetto al reddito dichiarato. La Sezione Tributariadella Cassazione, richiamando la precedente sentenza n. 16430 del 2011, approva il ricorso dell’Amministrazione finanziaria, in quanto la donazione del padre avrebbe dovuto essere provata tramite gli assegni circolari e bancari attestanti il versamento da parte del genitore e precisa, inoltre, che: “… l’Ufficio può […]
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