Spetta al contribuente dimostrare le movimentazioni c/c estranee al reddito d’impresa


          CORTE DI CASSAZIONE. Sentenza n.3339 del 12.02.2013 Tributi – Accertamento – Redditi di impresa – Operazioni su conto corrente – Presunzione di ricavo – Onere probatorio del contribuente. E’ legittimo riportare a tassazione tutte quelle movimentazioni sul conto corrente ( versamenti e prelevamenti) che il contribuente non riesce a  provare come estranei alle attività e  al reddito d’impresa. Tale onere grava infatti sul contribuente medesimo, che ha ampia facoltà di prova contraria. Questa è la sintesi della sentenza della Corte di Cassazione  12 febbraio 2013, n. 3339. Il collegio giudicante  ha ricordato che è ormai assiduo l’orientamento secondo il quale: “… In ordine alla prova contraria che deve fornire il contribuente appare condivisibile l’orientamento secondo il quale  in tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’art. 32, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 prevede una presunzione legale in base alla quale sia i prelevamenti che i versamenti operati su canti correnti bancari vanno imputati a ricavi e a fronte della quale il contribuente, in mancanza di espresso divieto normativo e per il principio di libertà dei mezzi di prova, può fornire la prova contraria anche attraverso presunzioni semplici, da sottoporre comunque ad attenta verifica […]

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