Minusvalenze e abuso del diritto


            CORTE DI CASSAZIONE. Sentenza n.4901 del 27.02.2013 Tributi – Abuso del diritto – Società controllante – Deduzione di costi – Costi sostenuti per ripianare le perdite della controllata – Insussistenza della deducibilità. La Cassazione, con la sentenza n. 4901/2013 depositata il 27 febbraio 2013, nega la deducibilità di una sostanziosa minusvalenza da cessione di partecipazione per difetto di inerenza e violazione del divieto di abuso del diritto,  stabilendo che è obbligo del contribuente fornire prova convincente delle ragioni economiche dell’operazione. In contesti come quello in esame – ha spiegato la Cassazione – una volta che l’amministrazione finanziaria abbia tracciato i termini del disegno elusivo, spetta, poi, alla contribuente l’onere di dimostrare l’eventuale utilità nonché le valide ragioni dell’operazione posta in essere. Viceversa scatta la censura fondata sul principio generale antielusivo. I giudici, inoltre, hanno  ravvisato l’antieconomicità e, quindi, l’elusività, di un’operazione di ripianamento delle perdite della società partecipata, ritenendo che:  “ … La giurisprudenza di questa Corte è,  infatti, consolidatamente orientata a ritenere che, in materia tributaria, il divieto di abuso del diritto si traduce in un principio generale antielusivo, che preclude al contribuente il conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante l’uso distorto, seppur non […]

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