CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 novembre 2013, n. 25855


Tributi – Esecuzione esattoriale illegittima – Risarcimento del danno – Sussiste Svolgimento del processo 1. – A.S. citò in giudizio il Ministero delle Finanze, esponendo che nel 1990 aveva subito l’espropriazione di due immobili di sua proprietà, attivata a mezzo dell’esattore, su istanza del Ministero; che questa aveva fatto seguito ad un accertamento sui redditi dichiarati da G.S., coniuge dell’attrice, quali risultanti dal mod. 740/83 relativamente all’anno 1982, che appariva sottoscritto, oltre che dal dichiarante, anche con firma illeggibile attribuita alla S., della quale perciò era stata ritenuta la responsabilità solidale; che ella aveva sporto denuncia alla Procura della Repubblica per falsità della firma, aveva notificato una diffida all’Intendente di Finanza per chiedere la sospensione delle procedure esecutive, aveva proposto ricorso ex art. 700 cod. proc. civ. , deducendo l’ingiustizia delle esecuzioni, il tutto senza successo; che, infine, aveva proposto azione per querela di falso dinanzi al Tribunale civile di Napoli nei confronti dello stesso Ministero, che si era conclusa con la sentenza n. 3343/97, con la quale era stata accertata la falsità della sottoscrizione ed era stata ordinata la <<cancellazione della sottoscrizione in predicato, con rimozione di ogni effetto ad essa correlato»; che, essendosi frattanto concluse le procedure esecutive […]

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