Insegne: il marchio si paga
L’esenzione dal pagamento dell’imposta per la pubblicità riguarda solo quelle fattispecie per le quali l’insegna contiene l’indicazione dell’attività commerciale esercitata e non anche quelle per le quali contiene anche il nome del prodotto venduto. A stabilirlo è la sentenza 36/1/13 della Ct di primo grado di Trento. La vicenda riguarda degli avvisi di accertamento con cui il concessionario del luogo liquidava maggiori imposte, sanzioni ed interessi per la pubblicità di attività commerciali attraverso l’affissione di tabelle reclamizzanti il prodotto venduto presso gli stessi esercizi pubblici. La Commissione dapprima sottolinea come «l’imposta non è dovuta per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni e di servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività cui si riferiscono», escludendo quindi i casi in cui vi sia non solo l’indicazione dell’attività ma anche quella del prodotto venduto. Quindi, concludono i giudici, poiché dalla documentazione fotografica allegata emerge che le insegne della società che commercializza il prodotto rappresentano la pubblicità dello stesso prodotto venduto all’interno dell’esercizio e che i simboli ed i marchi dello stesso prodotto sono rappresentati in mezzi pubblicitari differenti dalle insegne di esercizio per le quali invece spetta l’esenzione, appare infondato il ricorso di parte e, per l’effetto, […]
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