È sanzionabile il divieto di sosta in zona vietata per un cittadino che non abbia trovato posto in area riservata – Mancato risarcimento del Comune – Interesse legittimo e non diritto soggettivo – La pronuncia della Cassazione


La Corte di Cassazione, sezione III Civile, con la sentenza n.24353/2015, pubblicata il 30/11/2015, ha preso in esame il ricorso di alcuni cittadini i quali, essendo titolari di autorizzazione comunale per la sosta in area riservata, non avendo trovato posto in tali spazi, hanno parcheggiato la propria auto in zona vietata, rimanendone sanzionati. Costoro hanno avanzato richiesta al giudice di pace per ottenere dal Comune il risarcimento del danno, ricorrendo poi in Tribunale per la negativa pronuncia e, quindi, in Cassazione. La Corte ha ritenuto che correttamente il Tribunale di Bergamo ha qualificato la fattispecie quale situazione di interesse legittimo (tutelabile dinanzi al giudice amministrativo) e non di diritto soggettivo, rivendicando i cittadini il dovere della P.A di vigilare per garantire l’effettivo svolgimento dell’attività autorizzata. Il riconoscimento ai privati di un determinato interesse legittimo (come quello di circolare e sostare in zone a traffico limitato) non attribuisce agli stessi il diritto di agire indiscriminatamente anche in violazione delle normali regole di circolazione. In altri termini, il fatto di trovare occupati gli spazi destinati a parcheggio in aree riservate non conferisce ai privati rimasti insoddisfatti nelle loro legittime aspettative il diritto di parcheggiare in zone dove esiste il divieto di sosta […]

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