La riscossione tra decadenza e prescrizione


L’azione amministrativa è da sempre scandita dai tempi di azione dettati dalla legge, che devono essere rispettati ai fini della validità dei procedimenti. La riscossione pubblica si caratterizza per l’esistenza di due importanti istituti giuridici costituiti dalla decadenza e dalla prescrizione del credito.  Nelle ultime pronunce assistiamo a orientamenti giurisprudenziali diversi sui tempi della prescrizione, articolate su ragionamenti che stanno mettendo in luce l’importanza dei titoli da porre a fondamento della riscossione. La natura dell’entrata Le regole del gioco cambiano sulla base della natura dell’entrata posta in riscossione. La decadenza è l’obbligo di compiere una determinata attività entro un certo tempo definito da specifiche leggi di settore. Le entrate locali per le quali sussiste la regola della decadenza sono quelle tributarie. Sul punto, infatti, la legge 296/2006, che ricordiamo ha ricostruito le regole di procedura della fiscalità locale, stabilisce, al comma 161, che l’attività di accertamento deve essere effettuata entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di dichiarazione o versamento. Il comma 163 aggiunge che, la notifica della cartella o dell’ingiunzione deve avvenire entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla data di definitività dell’accertamento che, ricordiamo, si raggiunge quando l’atto non è stato impugnato entro […]

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