La riscossione della Tari nelle FAQ Ifel: autoliquidazione o liquidazione d’ufficio?
L’evoluzione della Tassa rifiuti ha travolto la vecchia modalità di riscossione che poggiava sulla formazione di una lista di carico, il cosiddetto ruolo spontaneo, da affidare al vecchio esattore. La lista di carico era la liquidazione calcolata dal comune sulla base delle dichiarazioni rese dall’utente e degli accertamenti d’ufficio definitivi. Elementi che qualificavano questo tributo riscosso come liquidato d’ufficio, situazione che si contrappone all’autoliquidazione tipica della vecchia ICI e oggi propria dell’IMU e della TASI. La differenza d’impostazione è notevole. Liquidare d’ufficio un’entrata significa che fino a quando le bollette non giungono all’indirizzo del destinatario, non è possibile parlare di inadempimento del contribuente, perché è l’ente che deve fissare la scadenza e raggiungere data certa della richiesta. Nella riscossione a mezzo ruolo, al mancato pagamento del ruolo spontaneo seguiva la cartella coattiva senza intermezzi e sanzioni per il mancato pagamento. I comuni che invece agivano in riscossione diretta (riconosciuta con l’articolo 52 del d. lgs 446/97) provvedevano a inviare, con raccomandata, un sollecito di pagamento. Qualora perdurasse l’inadempimento, si poteva procedere sia con l’emissione di un avviso di liquidazione con applicazione della sanzione al 30% per omesso pagamento (articolo 13 d. lgs. 471/97), sia direttamente con la riscossione coattiva (ruolo […]
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