Regolamenti, aliquote e tariffe dopo la scadenza del bilancio


Assodato che il 30 aprile sarà ricordato dai comuni come il termine ultimo di approvazione del bilancio 2016, dopo anni di proroghe ben più lunghe arrivate in alcuni casi fino a novembre, il tema che tiene banco in questi giorni attiene alle conseguenze prodotte dalle mancate modifiche regolamentari e tariffarie in materia di entrate. La disciplina trova una collocazione ben precisa in diverse fonti normative che abbisognano di essere riordinate per comprenderne le conseguenze.  Partendo dai regolamenti in materia di entrate (tutte!) si deve ricordare che la norma cardine è scritta nell’articolo 52 comma 2  I regolamenti sono approvati con deliberazione del comune e della provincia non oltre il termine di  approvazione del bilancio di previsione e non hanno effetto prima del 1 gennaio dell’anno successivo. La norma ha portata generale e fissa una regola logica: nuove norme vanno approvate prima che inizi l’anno di competenza dell’entrata. Ma, l’abitudine pluriennale di consentire ai comuni l’approvazione del bilancio in corso d’anno, hanno portato a una disposizione fondamentale, contenuta nell’articolo 52 comma 16 della Legge 388/2000 come modificato dall’art. 27, comma 8, della Legge  n. 448/2001 : “il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, compresa l’aliquota dell’addizionale […]

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