Il contenzioso sulla riscossione coattiva. Dove regna il caos
Parlare di contenzioso su cartelle esattoriali o sull’equivalente ingiunzione di pagamento non è cosa semplice. Per mettere ordine bisogna partire dalla natura dell’entrata posta in riscossione per indagare sul tipo di atto che è stato iscritto in coattivo. Prima di tutto va ricordato che sia le entrate tributarie locali che le sanzioni amministrative sono caratterizzate dalla riscossione di titoli esecutivi perfetti, che cristallizzano la pretesa non più impugnabile nel merito. Va segnalata l’eccezione relativa alla tassa rifiuti che, in quanto riscossa su liquidazione d’ufficio, non necessariamente è caratterizzata dal titolo accertativo, caso nel quale sarà la stessa cartella o ingiunzione a svolgere questa funzione, con tutte le conseguenze del caso. In presenza di titoli esecutivi, la cartella e l’ingiunzione assolvono la funzione di precetto consentendo l’attivazione della forza necessaria ad avviare le procedure cautelari ed esecutive. In questa fase i rimedi difensivi non ammettono discussioni sul merito della pretesa ma si limitano a vizi e illegittimità della procedura successiva contestando l’eventuale esistenza del diritto all’esecuzione. Su questo punto la vicenda delle entrate tributarie e delle sanzioni amministrative è molto diversa. Solo per quest’ultime infatti è ammessa l’opposizione all’esecuzione prevista dall’articolo 615 cpc e agli atti esecutivi dell’articolo 617 cpc. Sostanzialmente […]
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