La Corte Costituzionale blocca alcuni decreti attuativi della Legge Madia di riforma della pubblica amministrazione


La Corte Costituzionale, su ricorso della Regione Veneto, è intervenuta con la sentenza n.251 del 2016, depositata il 25 novembre 2016, a pronunciare il giudizio di legittimità costituzionale su alcune norme delle Legge di delega n. 124/2015 di riordino di vari settori delle pubblica amministrazione, comprese quelle regionali e degli enti locali. La Corte ha affermato che nella formazione delle leggi, nel caso in cui vi sia una concorrenza di competenza tra Stato e Regioni, è necessario che il legislatore statale rispetti il principio della leale collaborazione e preveda adeguati strumenti di coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali a difesa della loro competenza. La Conferenze Stato Regioni e la Conferenza unificata costituiscono una delle sedi qualificate per realizzare la collaborazione e consentire alle Regioni di svolgere un ruolo costruttivo nella determinazione del contenuto di atti legislativi statali che incidono su materie di competenza regionale. Il giudice costituzionale ha affermato,  inoltre, che l’intesa nella Conferenza si rende necessaria anche quando la normativa statale deve essere attuata con decreti legislativi delegati, che il Governo  adotta  in base al dettato dell’articolo 76 della Costituzione, decreti che non possono sottrarsi alla procedura di concertazione, proprio per garantire il rispetto della ripartizione delle competenze. […]

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