La gestione del rapporto tributario nelle procedure fallimentari


La crisi economica che da tempo ha colpito il mondo delle imprese ha portato in primo piano il tema della gestione della crisi aziendale. L’ordinamento giuridico è stato caratterizzato da importanti interventi sulle procedure concorsuali mirati, principalmente, al recupero della situazione aziendale. In questo scenario i tributi locali non versati devono essere prioritariamente accertati e notificati, sulla base delle norme che caratterizzano le singole procedure monitorando le fasi delle stesse. Determinante sul punto il principio di indisponibilità dell’obbligazione tributaria che, per quanto riguarda i tributi locali, non incontra deroghe tali da permettere una transazione, come invece accade per l’Agenzia delle Entrate. Situazione diversa per le entrate patrimoniali che possono essere oggetto di diversa analisi e accordo nel rispetto dei principi che sorvegliano la responsabilità per danno erariale. L’ultima soluzione alla crisi di impresa è la procedura fallimentare disciplinata dal Rd 267/1942, cosiddetta legge fallimentare, che comprende altre 5 procedure. Nel fallimento gli attori sono il tribunale fallimentare, il giudice delegato, il curatore e il comitato dei creditori. Il curatore assume un ruolo centrale nella gestione del fallimento a tutela dei creditori del fallito. Entra in possesso dei beni e li gestisce, per cui l’imprenditore viene spossessato delle capacità necessarie alla […]

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20 giugno 2017


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