Il Canone concessorio non ricognitorio ex art. 27 per il C.d.S. si applica alle occupazioni del suolo e del sottosuolo
La sezione seconda del Consiglio di Stato con la Decisione n.2120/2016 resa nell’adunanza del 18 gennaio 2017 corregge il tiro della quinta Sezione del supremo Collegio che, in alcune recenti pronunce, pur confermando la applicabilità del canone, aveva inteso dare delle interpretazioni restrittive sulle superfici assoggettabili ad esso in ragione della tipologia di occupazione. La decisione che ci occupa, invece, ha respinto tutte le eccezioni avanzate da una società di erogazione dei servizi a rete, confermando la piena legittimità del Regolamento introduttivo del canone in questione. La decisione in primo luogo ha confermato il parziale difetto di giurisdizione del Giudice amministrativo per quanto riguarda l’impugnativa degli inviti di pagamento. Tale impugnativa, come ormai risulta da consolidata giurisprudenza, deve considerarsi di competenza del Giudice Ordinario in quanto la stessa è qui riferita ai presupposti afferenti alla determinazione del quantum, mentre le questioni relative alla legittimità del regolamento sono e restano del Giudice Amministrativo. Per quanto riguarda il merito la decisione in questione ha confermato che il comune può disciplinare il Canone ex art. 27 del codice della strada con regolamento, senza la necessità che tale canone sia disciplinato ed introdotto da rapporti concessori, in ossequio alla potestà che discende ai Comuni […]
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