L’iscrizione nell’Albo non occorre per i servizi di supporto alla riscossione delle entrate comunali


Il Consiglio di Stato è stato chiamato a decidere, con la sentenza n. 380/2017 della Sez. IV, sulla questione dell’obbligo o meno della iscrizione nell’Albo ministeriale di cui agli articoli 52 e 53 del d.lgs. n.446/1997, per i soggetti che svolgono servizi di supporto al Comune nella gestione, accertamento e riscossione delle entrate tributarie. Il Collegio ha osservato che dalla lettura della LEX SPECIALIS che disciplina l’affidamento in oggetto si evince che rimangono in capo al Comune le attività di controllo e la responsabilità dell’accertamento e della riscossione, anche a seguito di apposita precedente delibera con la quale l’Ente ha deciso di internalizzare tutte le funzioni inerenti la gestione dei propri tributi, con la istituzione di conti correnti intestati all’Amm.ne per i versamenti dovuti dai contribuenti. Inoltre, anche la previsione nel Capitolato di un compenso fisso e non di un aggio sulle somme riscosse, con applicazione della revisione dei prezzi di cui all’art. 115 del d.lgs. n.163/2006, vigente all’epoca del conferimento, pone in rilievo che ci si trovi di fronte ad un appalto e non di una concessione.Da ciò la conseguenza che non venga attribuita al fornitore del servizio alcuna funzione pubblicistica, né alcun maneggio di denaro pubblico: ed a […]

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20 giugno 2017


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