La cartella non allunga il termine di prescrizione
Una recente sentenza che tratta di prescrizione del credito offre la possibilità di indagare sulle regole di esercizio dell’azione amministrativa, spesso accusata di agire in carenza del potere necessario per sopravvenuta prescrizione del termine. In realtà il calcolo della prescrizione non è cosa semplice, non solo per questioni inerenti la modalità di interruzione ma anche per aspetti che riguardano il titolo notificato. La Cassazione con sentenza 20425/2017 è tornata a pronunciarsi sulla vicenda temporale di esercizio dell’azione amministrativa in occasione della riscossione del bollo auto, applicando un principio espresso dalla SSUU nella decisione 23397/2016 e che sembra porre fine alla nota querelle sull’inapplicabilità del termine decennale. La riscossione pubblica si caratterizza per l’esistenza di due importanti istituti giuridici costituiti dalla decadenza e dalla prescrizione del credito. La decadenza è l’obbligo di compiere una determinata attività entro un certo tempo definito da specifiche leggi di settore e si applica solo se la legge esplicitamente ne fa menzione. Le entrate locali per le quali sussiste la regola della decadenza sono quelle tributarie. Sul punto, infatti, la legge 296/2006 stabilisce, al comma 161, che l’attività di accertamento deve essere effettuata entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di dichiarazione o […]
Attenzione!Per visualizzare il contenuto dell'articolo è necessario essere autenticati!
Per accedere fai click
quiSe non sei abbonato clicca
qui per richiedere l'attivazione di un utenza