Imposta sulla pubblicità incasso con delega f24


L’Agenzia delle Entrate apre le porte all’imposta comunale sulla pubblicità e al diritto sulle pubbliche affissioni per l’utilizzo della delega di pagamento F24.  L’operazione giunge a distanza di anni rispetto alle richieste dei comuni e cerca di risolvere il dogma imposto dall’articolo 2 bis del dl 193/2016. La recente risoluzione n. 137/E del 8 novembre 2017 richiama il suddetto obbligo tra le motivazioni di rilievo in una fase nella quale gran parte dei comuni hanno inondato di richieste il sistema poste italiane. La norma ammette entrambe le alternative che possono coesistere garantendo modalità di versamento diverse, anche se, trattandosi di tributo pagato in larga misura dalle attività economiche, la delega F24 appare più adatta, sia per la possibilità di utilizzo della compensazione sia per la modalità di rendicontazione. I codici istituiti sono tre: tributo/canone/diritto raccolte nell’unico codice 3964; interessi (codice 3965) e sanzioni (3966). Non va sottaciuto che il punto più debole del canale di pagamento F24 continuano ad essere gli errori di versamento per errato utilizzo del codice catastale: troppo spesso le somme finiscono nelle casse di comuni non competenti a causa di un errore che può essere commesso dall’istituto bancario ovvero dal contribuente stesso. Se il canale di […]

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20 giugno 2017


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