La ruralità ai fini IMU per gli immobili strumentali deve risultare in catasto


La determinazione dei requisiti di strumentalità dei fabbricati rurali  ai fini della esenzione IMU presenta ancora aspetti di contraddittorietà . Deve condividersi quanto espresso dall’IFEL con la FAQ  del 16 marzo 2016. Secondo tale lettura , qualora sia stata presentata in catasto l’autocertificazione che attesta la sussistenza dei requisiti di legge entro il 30 settembre 2012, al titolare dell’immobile rurale spetta l’esenzione Ici anche per i cinque anni precedenti. Alla stessa agevolazione hanno diritto i possessori di fabbricati strumentali censiti nella categoria D/10, perché l’inquadramento in questa categoria certifica la loro ruralità. È quanto ha stabilito la commissione tributaria regionale di Milano, sezione staccata di Brescia , con la sentenza n. 1014 del 22 febbraio 2016. Per i giudici d’appello, l’inserimento dell’annotazione di ruralità negli atti catastali attesta i requisiti «a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda», se prodotta entro il 30 settembre 2012. Secondo la commissione regionale «per i fabbricati aventi funzioni produttive connesse alle attività agricole è acclarato il requisito della ruralità se censiti nella categoria D/10». Per gli immobili strumentali non accatastati nella suddetta categoria, invece, la ruralità va riconosciuta in presenza della «specica annotazione ottenibile mediante domanda all’Agenzia del territorio». Il […]

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