Il vizio di notifica non rileva se il contribuente impugna l’atto provandone la conoscenza


Sul ricorso per Cassazione proposto dal contribuente avverso la sentenza della CTR LAZIO di rigetto dell’appello confermativo della decisione di primo grado concernente un AVVISO DI ACCERTAMENTO ICI 2005 relativo ad un’area fabbricabile nel Comune di Guidonia Montecelio, notificato dalla società concessionaria dell’attività di accertamento e riscossione del Comune stesso, la Suprema Corte ha emesso l’Ordinanza n. 16168/2018 in data 18 giugno 2018. Il contribuente ha eccepito alcuni vizi della decisione della CTR in ordine alla decadenza dell’atto impositivo, alla nullità della notifica, al mancato riconoscimento della destinazione agricola del terreno, alla omessa pronuncia sul calcolo del valore attribuito all’area in base alla delibera comunale sui terreni edificabili. Sulla pretesa decadenza a causa della tardiva notifica dell’ACCERTAMENTO, la Corte ha ritenuto inammissibile la censura perché la contribuente ha omesso di riprodurre il contenuto dell’Atto o comunque di indicare il tempo ed il luogo della relativa produzione in giudizio da parte dell’ente impositore, onde porre in condizione la Corte di esercitare il sindacato richiesto. Infondato per la Corte anche il motivo di nullità della notifica eseguita a mezzo di raccomandata del servizio postale con ricevuta di ritorno, perché tale modalità, disciplinata dal D.M. 2008, non prevede alcuna relata di notifica o […]

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