L’imposta di soggiorno nella morsa del conto di gestione
E’ tempo di conti per l’imposta di soggiorno. Il tributo più polverizzato della fiscalità locale è ritornato al centro dell’attenzione dei comuni dopo lo sblocco normativo che, grazie al dl 50/2017, permette di istituire e modificare la misura applicativa in deroga al divieto di incremento della pressione fiscale. Sale infatti il numero dei comuni che l’hanno adottata, alla scoperta di una risorsa molto diversa dai tributi immobiliari che non vede come interlocutore privilegiato il soggetto passivo bensì l’intermediario della struttura ricettiva. Tralasciando le questioni non risolte sui tempi della potestà regolamentare e sulle delibere regionali di individuazione dei comuni idonei all’adozione del tributo, aspetto non secondario dell’imposta è la gestione della fase del conto di gestione degli agenti contabili. Sul ruolo del gestore della struttura ricettiva, nella veste di soggetto che incassa e riversa l’imposta di soggiorno pagata dal turista, ci sono state diverse pronunce del giudice contabile, con interpretazioni che sono state affrontate nella pronuncia della sezioni riunite della Corte dei Conti n. 22 del 22 settembre 2016, resasi necessaria dopo le diverse posizioni assunte dalle sezioni regionali sugli adempimenti, non solo dei gestori ma anche dei comuni. “I soggetti operanti presso le strutture ricettive, ove incaricati – sulla […]
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