No alle spese di assunzione di addetti alla  vigilanza turistica con introiti  dell’imposta di soggiorno


Alla Sezione Regionale di controllo  della Corte dei   Conti della Campania il Sindaco di un Comune ha chiesto di esprimere un parere sulla possibilità di destinare l’introito dell’IMPOSTA DI SOGGIORNO all’assunzione di personale stagionale da impegnare nei servizi turistici ed al rafforzamento della vigilanza urbana  a fronte di esigenze connesse al flusso turistico. L’Organo di controllo, con la delibera n. 114/2018/PAR del 3 ottobre 2018, ha proceduto ad una disamina della normativa di riferimento, in particolare dell’art.4 del decr. legisl. n. 23/2011, istitutivo dell’Imposta di soggiorno, da cui si evince che questa riveste la natura di imposta di scopo, finalizzata non al finanziamento di una qualsiasi spesa pubblica, ma, in quanto basata sulla correlazione PRELIEVO-BENEFICIO, destinata a migliorare il livello di accettazione del sacrificio richiesto, essendo direttamente legata alla specifica attività svolta dall’ente pubblico. Il legislatore, ad avviso della Corte, ha indicato per grandi linee la destinazione del tributo, disponendo che “le entrate debbono finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonchè interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei servizi pubblici locali”. Volendo verificare se fra gli interventi in materia di turismo possa rientrare l’assunzione di […]

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