Incostituzionale la norma sulla gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni


La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 33 del 4 marzo 2019, ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art.14, c. 28, del D.L. n. 78/2010, che impone ai Comuni con meno di 5.000 abitanti di gestire  in forma associata le funzioni fondamentali indicate nel comma 27 dello stesso articolo, cioè: la gestione finanziaria e contabile; i servizi di trasporto pubblico; il catasto; la pianificazione urbanistica; i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti soldi urbani; il sistema dei servizi sociali; l’edilizia scolastica; la polizia municipale ed amministrativa. Secondo il comunicato  dell’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale in pari data 4 marzo 2019, la sentenza afferma che la norma risulta eccessivamente rigida perché non considera una complessità di situazioni che meriterebbero attenzione in quanto il sacrificio imposto all’autonomia comunale non realizza quei risparmi di spesa cui la normativa stessa è finalizzata. Inoltre, la stessa disposizione legislativa non raggiunge il difficile obiettivo di una equilibrata, stabile ed organica definizione dell’assetto fondamentale delle funzioni ascrivibili all’autonomia locale. La illegittimità dichiarata dalla Corte si riferisce al contenuto dell’art. 14, c. 28, del D.L. n. 78/2010, nella parte in cui non prevede la possibilità, in un contesto di Comuni obbligati all’esercizio associato, di dimostrare, al fine […]

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