Il canone concessorio può trovare applicazione anche se la stessa occupazione è assoggettata alla tosap
In materia di occupazione temporanea del sottosuolo comunale da parte degli enti gestori dei servizi a rete, ed in particolare se fosse legittima l’imposizione di un contributo aggiuntivo alla TOSAP, va segnalata la pronuncia del Consiglio di Stato emessa in relazione al ricorso proposto avverso una sentenza del TAR Lombardia che aveva giudicato compatibile con la tassa disciplinata dal decr. legisl. n. 507/1993 il pagamento di un “canone” concessorio, avendo tale provento, previsto espressamente dall’art. 17, comma 63, della Legge n. 127/1997, natura e fondamento del tutto diversi dalla “tassa”. La società intimata dal Comune ha sostenuto la violazione dell’art. 17, c. 63, della Legge n. 127/1997 in quanto la stessa, nel consentire al Consiglio Comunale di determinare le agevolazioni fino alla totale esenzione dal pagamento della tosap per le superfici e gli spazi gravati da canoni concessori, sarebbe finalizzata ad evitare una doppia imposizione fiscale, in analogia con la disposizione prevista dall’art. 63, c. 1, del decr. legisl. n. 446/1997, istitutivo del COSAP, e non come facoltà ad imporre nuovi canoni non previsti da altre disposizioni. E’ stata inoltre dedotta la violazione di quest’ultima norma poiché l’Amm.ne non avrebbe chiarito cosa intendeva con l’espressione “oneri di manutenzione” non assimilabili […]
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