Il riclassamento catastale degli immobili nella più recente giurisprudenza di legittimità


Il tema della revisione del classamento degli immobili effettuata dall’Agenzia delle Entrate (già Agenzia del Territorio) in applicazione della procedura prevista dall’articolo 1, comma 335, della Legge n. 311/2004, ha formato oggetto di recente di quattro sentenze della Corte di Cassazione su ricorsi prodotti dalla  Agenzia delle Entrate avverso altrettante decisioni della CTR della Puglia riguardanti gli estimi attribuiti ad alcuni immobili siti nel Comune di Lecce, i cui AVVISI erano stati impugnati dinanzi alla CTP. Da un lato l’Agenzia delle Entrate ha criticato le sentenze della CTR per non avere disposto la sospensione per pregiudizialità del processo, stante la pendenza di un giudizio dinanzi al Consiglio di Stato riguardante la revisione del classamento di alcune microzone del Comune di Lecce. On le Ordinanze nn. 25008, 27349,  27363 e 27379, tutte dell’ottobre 2019, tale motivo è stato dichiarato non fondato dalla Cassazione, in quanto con riferimento alla data di pubblicazione delle sentenze CTR  non ricorreva più l’ipotesi di sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c. Quanto alla pretesa violazione e falsa applicazione dell’art. 7 della Legge n. 212/2000, il quale richiede di “indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che determinano la decisione dell’amministrazione” il Supremo Collegio,   ha affermato […]

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