Illegittimo l’ACCERTAMENTO TARI alla pluralità di possessori dei locali in caso di pagamento da parte di un comproprietario
Il presupposto della TARI, ai sensi dell’art. 1 della Legge n. 147/2013, commi 641 e 642, risiede nel possesso o nella detenzione a qualsiasi titolo di locali od aree scoperte capaci di produrre rifiuti, con l’obbligo di solidarietà al pagamento nel caso di una pluralità di possessori o detentori, ma è da ritenere illegittimo l’accertamento a questi soggetti ove sia avvenuto il pagamento, senza esplicito accollo. da parte di uno dei comproprietari. Questa la decisione della Commissione Tributaria Regionale del Lazio intervenuta a pronunciarsi sull’appello del contribuente, titolare di uno studio professionale, avverso la sentenza di primo grado che aveva rigettato l’impugnativa dell’ACCERTAMENTO D’UFFICIO DELL’AMA di richiesta della TARI per gli anni 2009/2014 e delle relative sanzioni, disconoscendo il pagamento effettuato dal comproprietario dell’immobile. L’AMA ha sostenuto che l’accertamento è scaturito dalle informazioni estratte dagli Studi Settore, da cui è emerso che il ricorrente svolge la propria attività professionale nell’immobile oggetto di tassazione non risultando però iscritto nella TARI, per cui l’Ente, avvalendosi della presunzione ex art. 2729 c.c., ha proceduto al calcolo della superficie imponibile. La CTR ha affermato che nel caso di specie è stato accertato che, permanendo la titolarità passiva a carico del detentore/possessore, l’imposta stessa era […]
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