L’obbligo del Comune alla restituzione dei canoni idrici soggiace alla prescrizione decennale


Il Giudice di Pace di Udine aveva accolto la domanda dell’utente di restituzione degli importi versati a titolo di canoni idrici che il Comune aveva rifiutato per sopravvenuta prescrizione quinquennale. Il Tribunale aveva confermato la sentenza di primo grado, con conseguente ricorso per Cassazione da parte del Comune di TERZO DI AQUILEIA e della CONSULTA D’AMBITO PER I SERVIZIO IDRICO DEL FRIULI. Unico motivo di censura il riconoscimento da parte del Tribunale del termine decennale della prescrizione per il rimborso dei canoni indebitamente pagati, anziché di quello quinquennale di cui all’art. 2948, n. 4, del codice civile. La giurisprudenza di legittimità richiamata dalla II SEZIONE CIVILE della CORTE con l’ordinanza n. 1998/2020, pubblicata il 29 gennaio 2020, con riguardo alla tariffa di cui agli articoli 13 e seguenti della Legge n. 30/1994, si è consolidata sul principio della natura di corrispettivo di una prestazione complessa, che trova origine per una quota nel contatto di utenza, e per una quota dal servizio di depurazione, non dovuta nell’ipotesi di mancato funzionamento per fatto non imputabile all’utente, per cui nel caso questi abbia pagato indebitamente tale quota vada a lui riconosciuto il diritto alla ripetizione dell’indebito ai sensi dell’art. 2033 del cod.civ., con […]

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