Necessita l’iscrizione nell’Albo del MEF per svolgere attività di supporto alla riscossione delle entrate comunali
Il TAR della Campania è stato chiamato a decidere se per lo svolgimento di attività di supporto al Comune nella riscossione delle entrate il soggetto affidatario debba possedere la iscrizione nell’Albo del MEF di cui all’art. 53, c. 1, del decr. legisl. n. 446/1997. E’ stata l’occasione per il TAR per richiamare l’attenzione sulla normativa recata dalla Legge di Bilancio 2020 (n. 160/2019) che ha apportato sostanziali modifiche al sistema della Fiscalità Locale, prevedendo nei commi 805 e seguenti dell’articolo 1, la istituzione di una apposita Sezione dell’ALBO proprio per i soggetti che intenderanno svolgere dal primo gennaio 2020 attività di supporto propedeutiche alle funzioni di accertamento e riscossione delle entrate comunali. La vicenda è insorta nell’ambito del procedimento di gara attivato dal Comune di MELITO DI NAPOLI avente ad oggetto “l’appalto del servizio di supporto alla riscossione ordinaria dell’IMU, della TARI e della TASI, di ricerca dell’evasione erariale, di verifica e riscossione coattiva di IMU, TIA, TARES, TARI e del Servizio pubbliche affissioni, pubblicità e tosap” gara che è stata impugnata da una ditta rimasta esclusa per mancanza del requisito della iscrizione nell’Albo. La ricorrente ha sostenuto che la richiesta di tale requisito fosse illegittima per violazione dei principi […]
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