L’ICI agevolata anche per l’immobile considerato solo parzialmente di interesse storico artistico


A seguito del rifiuto tacito al rimborso della maggiore Ici pagata per un fabbricato in Siena (Palazzo dei Quattro Cantoni)   incluso  nella categoria di interesse storico artistico, il contribuente aveva  proposto ricorso alla CTP che lo respingeva, con successivo appello pure respinto dalla CTR Toscana e, quindi, impugnato con ricorso per Cassazione. Secondo la CTR, il riconoscimento dell’interesse artistico e storico adottato dalla Soprintendenza non può estendersi ad altri beni, a meno che non vi sia una connessione strutturale imprescindibile. Nel caso in questione, veniva dichiarato che non rientrassero nell’agevolazione la Farmacia e gli arredi di questa e del tabernacolo. La  Cassazione,  Sezione VI,  con l’ordinanza n. 9036 del 15 maggio 2020, ha ritenuto fondato il principale motivo di ricorso, richiamando il principio dettato con le sentenze nn. 5895 e 5896 del 2019 della stessa Corte in  occasione di analoga vertenza avente ad oggetto lo stesso bene e lo stesso contribuente, con riferimento all’IRPEF, secondo cui si riteneva applicabile per l’immobile in questione la disposizione della Legge n. 413/1991 (art. 11, c. 2), integrata con il D.L. n. 16/2004, circa la determinazione del reddito nella misura della tariffa minima  di estimo prevista per le abitazioni della zona censuaria nella quale […]

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20 giugno 2017


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