Contrasta con la Costituzione la legge della Regione Veneto n. 33/2002 sulle concessioni demaniali marittime


La questione di legittimità costituzionale dell’art. 54 del Testo Unico delle leggi regionali in materia di turismo è stata sollevata dal TAR Veneto ed esaminata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 222 del 23 ottobre2020. Oggetto della questione la disciplina delle concessioni del demanio marittimo a finalità turistico ricettive, tra cui gli stabilimenti balneari e più in particolare la regolamentazione della procedura comparativa che sovrintende al rilascio, alla modifica ed al rinnovo delle stesse: giudizio promosso da una società che impugnava l’avviso di gara per l’aggiudicazione relativa ad un tratto di arenile nel Comune di San Michele al Tagliamento, sostenendo di non dover corrispondere alcun indennizzo a favore del gestore uscente essendo la procedura comparativa condizionata all’assunzione di un obbligo unilaterale della cui fonte aveva dedotto la illegittimità. La Corte ha riaffermato il principio secondo cui la disciplina delle concessioni sui beni demaniali marittimi investe ambiti attribuiti sia alla competenza statale che regionale, ma che  particolare rilevanza quanto ai criteri ed alle modalità di affidamento assumono i principi della libera concorrenza e della libertà di stabilimento, previsti dalle normative comunitarie e nazionali, mentre con il meccanismo delineato nelle norme censurate il subentro nel rapporto di concessione è condizionato al […]

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