I compensi professionali all’Avvocato del Comune vanno liquidati al netto degli oneri riflessi


In esito al giudizio promosso dalla dipendente in organico presso la struttura dell’Avvocatura del Comune per ottenere la corretta liquidazione dei compensi professionali maturati nel periodo 2004-2005, il giudice di primo grado accoglieva in parte la domanda e la Corte di Appello di Venezia rigettava il ricorso riformando la sentenza di primo grado. La Corte di Cassazione, Sezione I Civile, con l’ordinanza n. 27315/2021, ha accolto il motivo con il quale la ricorrente lamenta la violazione dell’art. 2115 del cod. civ., dell’art. 27 del DPR n. 1126/1965 e dell’art. 27 del RDL n. 680/1938, nella considerazione che il Comune, in applicazione del Regolamento di organizzazione dell’Avvocatura comunale, approvato con delibera della G.C. n. 1476/2002 aveva liquidato I compensi dovuti per le controversie concluse con esito favorevole per l’Amm.ne, al netto degli “ONERI RIFLESSI”, ed inoltre che i compensi, per effetto della modifica del dicembre 2004, sarebbero stati liquidati comprendendo le somme dovute a titolo di IRAP, CPDEL e premi INAIL, per cui a far data dal gennaio 2004 l’Ente aveva liquidato I predetti compensi al lordo delle somme dovute per gli oneri riflessi. Il Supremo Collegio ha ritenuto di uniformarsi ai principi costantemente affermati, secondo cui è nullo qualsiasi patto […]

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