Due sentenze della Cassazione in materia di notificazione degli atti impositivi e di omessa pronuncia sui  motivi di appello


La V Sezione Civile della Cassazione ha emesso due pronunce nell’ambito di TARSU e TIA, pubblicate entrambe nella stessa data del 22 aprile 2022, concernenti questioni di natura procedurale  e, quindi, illustrate di seguito nello stesso articolo. Sentenza n. 12832/2022. Ricorso per Cassazione proposto dal contribuente avverso la sentenza della CTR Lombardia, relativa ad avvisi di accertamento ed ingiunzioni TARSU/TIA 200572011 notificati dalla società concessionaria della riscossione dei tributi per conto del Comune di BUSTO ARSIZIO (VA).E’ stato ritenuto fondato il motivo di ricorso secondo cui l’Avviso di Accertamento sarebbe stato notificato in luogo diverso dalla residenza del contribuente e ricevuto da persona ignota al destinatario. Il Supremo Collegio ha ricordato che, in linea generale, la notificazione degli atti impositivi è eseguita dai messi a ciò autorizzati in luogo degli ufficiali giudiziari, anche a mezzo del servizio postale ex artt. 7 e 8 della Legge n. 890/1982, con la conseguenza che per le raccomandate non recapitate è previsto un periodo di giacenza di trenta giorni, di cui deve essere dato avviso al destinatario, se identificabile. Per quanto riguarda il caso in cui il destinatario sia una “Impresa Individuale” la soggettività si identifica con quella dell’imprenditore, per cui gli atti debbono […]

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