Inammissibili per la Consulta le questioni di legittimità dell’art. 23 del Codice della strada


La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 174 del 2023, è intervenuta a decidere sulle questioni di legittimità dell’art. 23, comma 2, del Nuovo Codice della strada  (decr. legisl. -. 285/1992) e dell’art. 57, comma 1, del Regolamento di esecuzione ed attuazione di cui al DPR n. 495/1992, sollevate dal Tribunale Civile di Roma. Tali questioni  riguardano le norme citate nella parte in cui, consentendo la pubblicità non luminosa sui veicoli “se non effettuata per conto terzi a titolo oneroso” permette per le autovetture  ad uso privato “unicamente l’apposizione del marchio e della ragione sociale della ditta cui appartiene il veicolo” vietandola se fatta nell’interesse di terzi. La controversia è scaturita dalle azioni promosse dalle F.S. e da un cittadino nei confronti del VINTAGE GROUP, in relazione ad un contratto stipulato con detta società , la quale si impegnava a rimborsare il costo dell’accessorio da istallare sul veicolo per rendere più visibili gli adesivi pubblicitari; rimborso sospeso dalla società, che ha sostenuto la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione a causa della interpretazione data dalle autorità di polizia alla normativa sulla circolazione stradale, orientamento condiviso anche dal Tribunale nell’affermare il carattere inderogabile delle norme censurate. Il Presidente del […]

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