Le controversie aventi ad oggetto i canoni per le concessioni di beni demaniali sono riservate alla giurisdizione del giudice amministrativo


Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che la giurisdizione competente a dirimere le controversie in materia di canoni demaniali per occupazioni di aree, superfici, specchi d’acqua richiesti dall’Autorità Portuale spetti al giudice amministrativo e non al giudice ordinario. La questione è insorta nell’ambito di una procedura di appalto dell’Autorità Portuale di Genova per la fornitura di apparecchiatura e di lavori propedeutici al trasferimento delle navi in disarmo, nel corso del quale erano stati richiesti i canoni dovuti per il rilascio di alcune concessioni demaniali che l’azienda capogruppo del R.T.I. aggiudicatario aveva provveduto a pagare, chiedendone poi la restituzione perché non dovuti a causa della infondatezza e illegittimità delle concessioni. Il Tribunale di Genova reputava che la causa dovesse decidersi sulla questione della giurisdizione ed in tale senso veniva avviato il procedimento di cui all’art. 380 ter del c.p.c. Nel giudizio per regolamento di competenza, le SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE, con l’ordinanza n.4803/2020, pubblicata il 24 febbraio 2020, hanno affermato che, avendo la parte attrice richiesto la declaratoria della infondatezza ed illegittimità degli atti concessori, la norma di riferimento ai fini della individuazione della giurisdizione è quella dell’art. 133, comma 1, lettera b), del Codice Proc. Amm., secondo […]

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