Il Comune non può chiedere al contribuente documenti o dichiarazioni già noti all’Ente
In esito al ricorso proposto dal contribuente avverso la sentenza della CTR che aveva accolto l’appello di Roma Capitale, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui l’Ente impositore non può chiedere nuovamente attestazioni o dichiarazioni già in suo possesso in relazione ad annualità precedenti riguardanti lo stesso tributo. La controversia è insorta in ordine ad alcuni AVVISI DI ACCERTAMENTO ICI relativi ad un immobile, che il contribuente aveva impugnato dinanzi alla CTP con esito favorevole in quanto questa non riteneva necessaria la presentazione della dichiarazione di inagibilità, essendo il Comune già a conoscenza di tale condizione; la CTR aveva invece accolto l’appello del Comune affermando che la riduzione ICI poteva essere riconosciuta solo in virtù di apposita richiesta del contribuente corredata da perizia privata. La Corte di Cassazione – Sez. VI Civile – con l’Ordinanza n. 10314 del 29 maggio 2020, riteneva fondato il motivo, opposto dal contribuente, nella considerazione che in tema di ICI, in omaggio al principio della leale collaborazione e della buona fede, sancito dall’art. 10, comma 1, della Legge n. 212 del 2000, l’inosservanza di un adempimento che costituisce un presupposto solo formale per il godimento di una agevolazione non impedisce di riconoscere […]
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