Il Comune deve motivare le ragioni della mancata gara nel caso di affidamento diretto in house del parcheggio


Una società ha impugnato dinanzi al TAR LIGURIA la deliberazione della G.M. del Comune di Alassio, concernente l’affidamento diretto del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento senza custodia alla società in house, interamente partecipata dal Comune. La ricorrente ha dedotto la violazione dell’art. 106 del Trattato UE, dei principi comunitari in materia di “IN HOUSE PROVIDING” e della normativa nazionale sul principio di trasparenza, nonché violazione dell’art. 192, comma 2, del decr. legisl. n. 50/2016 sui Contratti Pubblici, il quale prevede che il procedimento di scelta del modulo di gestione in house deve essere necessariamente preceduto da una valutazione che dia conto delle ragioni che fanno propendere per una delle diverse tipologie secondo una logica di preferenza via via decrescente in ordine in ordine all’impossibilità di utilizzare lo strumento della gara pubblica ed in subordine quello dell’affidamento ad una società mista ed in via ulteriore direttamente in house. Il TAR, con la sentenza n. 680 del 23 settembre 2020, ha ritenuto di accogliere il ricorso nella considerazione che l’art. 192, c. 2, del decr. legisl. n. 50/2016, muovendo dall’implicito presupposto della natura secondaria e residuale dell’affidamento diretto in house, impone che questo sia specificamente motivato, adducendo, tra l’altro, le […]

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