L’esenzione ICI/IMU  per le attività didattiche svolte dagli istituti religiosi con modalità non commerciali


Due recenti sentenze della Sezione Tributaria della  Corte di Cassazione hanno nuovamente affrontato il problema dello svolgimento di attività didattiche da parte di Istituti Religiosi in relazione alla applicabilità della esenzione prevista dall’art. 7, c. 1, lettera  i), del decr. legisl. n. 504/1992 e dell’art. 7, c. 2, del D.L. n. 201/2002. Si tratta delle Ordinanze n. 35123, pubblicata il 29 novembre 2022, avverso una sentenza della CTR della Toscana e  n.34773, pubblicata il 25 novembre 2022, avverso una sentenza della CTR Lombardia. In entrambi i casi la Suprema Corte ha ribadito i principio, ormai consolidato, secondo cui l’esenzione in oggetto presuppone la ricorrenza nei  soggetti  di cui all’art. 87, c. 1, lettera c), del D.P.R. n. 917/1998 (TUIR) sia del requisito soggettivo della natura non commerciale dell’ente, sia del requisito  oggettivo della diretta destinazione dell’immobile allo svolgimento delle attività previste nello stesso articolo, tra cui quelle volte alla didattica e all’educazione mentre resta irrilevante la successiva destinazione degli utili eventualmente ricavati, al perseguimento di fini sociali e religiosi, siccome riguardante un momento successivo alla loro produzione, tale da non far venire meno l’eventuale carattere commerciale dell’attività. Ha, poi, ritenuto la Corte, che occorre tenere conto della decisione della Commissione […]

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