Con l’aggiornamento dei principi contabili problematico l’accertamento dell’addizionale comunale all’IRPEF


Il 1° dicembre 2015 è stato emanato il terzo decreto di aggiornamento degli allegati al d.lgs n. 118/2011 che modifica il par. 3.7.5 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria in tema di modalità di accertamento delle entrate tributarie. Il par. disponeva l’accertamento delle entrate tributarie riscosse per autoliquidazione dei contribuenti “sulla base delle riscossioni effettuate entro la chiusura del rendiconto e, comunque, entro la scadenza prevista per l’approvazione del rendiconto o, nell’esercizio di competenza, per un importo non superiore a quello stimato dal competente Dipartimento delle finanze attraverso il portale per il federalismo fiscale.”. Il paragrafo consentiva agli enti territoriali di accertare le entrate tributarie sulla base di un criterio di cassa (accertamento pari alle riscossioni effettuate entro l’approvazione del rendiconto) ovvero di competenza. In quest’ultimo caso l’importo dell’accertamento non poteva essere superiore alla stima di gettito formulata dal Dipartimento delle Finanze Tale postulato trovava applicazione, con riferimento all’addizionale all’IRPEF, a livello sia regionale (limitatamente al gettito derivante dalla cd manovra fiscale ovverosia la quota proveniente dalla maggiorazione dell’aliquota base pari all’1,23%) sia comunale. Era, quindi, possibile accertare convenzionalmente l’introito fiscale nell’esercizio di competenza (corrispondente all’anno di imposta) avendo come tetto le stime ministeriali. Nella versione novellata dal […]

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