Viola le norme sulla concorrenza la proroga del servizio idrico e dei rifiuti in caso di aggregazione alla società partecipata
L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), con la segnalazione AS1454 pubblicata nel Bollettino n.46 del 4 dicembre 2017, ha rappresentato alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia la criticità insita nella Legge Regionale n. 5/2016, la quale prevede all’articolo 16, comma 5, che in ipotesi di aggregazione (comprese fusioni, acquisizioni e conferimenti) di società partecipate da pubbliche amministrazioni che gestiscono il servizio idrico integrato ed il servizio rifiuti urbani, l’operatore economico che subentra al concessionario iniziale, prosegua nella gestione fino alla scadenza, e l’AUSIR (l’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti , dopo aver accertato la persistenza dei criteri qualitativi e delle condizioni di equilibrio economico-finanziario, dispone il riallineamento delle scadenze delle concessioni in essere, aggiornando il termine di scadenza complessivo con l’affidamento più lungo: norma che, ad avviso della Autorità, in occasione dei suddetti processi di aggregazione, pone in essere una automatica proroga della concessione. Il Garante ha fatto richiamo alle decisioni con le quali la Corte Costituzionale ha sanzionato le norme di leggi nazionali e regionali introduttive di proroghe automatiche di affidamenti e di meccanismi di rinnovo elusivi delle scadenze, poiché in contrasto con i principi comunitari e nazionali a tutela della concorrenza. Ha ricordato, […]
Attenzione!Per visualizzare il contenuto dell'articolo è necessario essere autenticati!
Per accedere fai click
quiSe non sei abbonato clicca
qui per richiedere l'attivazione di un utenza