Il Comune deve risarcire i danni causati da un cantiere che esegue in appalto lavori stradali


Un cittadino ha avanzato richiesta dinanzi al Tribunale di Perugia per ottenere dal Comune di Gualdo Tadino il risarcimento dei danni riportati mentre circolava a bordo di un ciclomotore, a seguito dell’impatto contro una rete di plastica posta a recinzione di un cantiere di lavori stradali commissionati dal Comune. Il Comune, negando di essere “custode” dell’area destinata a cantiere, ha chiamato in causa l’Assicurazione garante per la r.c., la quale a sua volta ha citato la ditta appaltatrice dei lavori. Il Tribunale ha rigettato la domanda e la Corte di Appello ha confermato la decisione di primo grado. Nel ricorso per Cassazione, il danneggiato ha sostenuto che erroneamente la Corte di Appello ha escluso la presunzione di colpa del Comune ex art. 2051 cod.civ., quale custode dell’area,  solo per la esistenza di un contratto di appalto, mentre in ogni caso l’Ente,  in quanto proprietario della strada, avrebbe dovuto rispondere dei danni in questione. La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 18325/2018, ha accolto i motivi del ricorso rilevando, a conferma di pronunce dello stesso Organo,  che la qualità di “custode” è fattuale e non giuridica, e coincide con la possibilità di esercitare sulla cosa fonte di danno un potere di […]

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