Note critiche alla decisione della Cassazione sullo stralcio dei debiti fino a mille euro


La Corte di Cassazione, ha ritenuto ,con l’Ordinanza in questione, che la disposizione dell’art. 4 del d.l. 119/2018 convertito in L. 136/2018 ,che prevede che i debiti di importo residuo, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 10 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorchè riferiti alle cartelle per le quali sia già intervenuta la richiesta di definizione agevolata , siano automaticamente annullati, si applichi non solo all’Agente della Riscossione Nazionale e cioè oggi Agenzia Entrate Riscossione ma anche ai Concessionari di cui all’art. 53 del D.Lgs. 446/1997.La presente isolata pronuncia si presta a considerevoli rilievi critici. La questione che va preliminarmente chiarita attiene, proprio, all’applicabilità dell’art. 4 del D.L. 119/2018 e s.m.i. ai concessionari privati ex art. 53 D.lgs. 446/1997 S.p.a. ed alle ingiunzioni di pagamento ex R.D. 639/1910. Come rilevato, la Corte riconosce l’applicabilità dell’art. 4 del D.L. 119/2018 (come conv. in L. 136/2018) anche nei confronti di società che riscuotono mediante ingiunzione fiscale.  Tuttavia le argomentazioni fatte proprie dalla Corte non appaiono attinenti ed occorre ribadire la distinzione tra lo strumento del ruolo esattoriale, esclusiva degli ex Agenti della […]

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20 giugno 2017


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